Il ciclismo chiude con la Parigi-Nizza: tappa a Quintana, maglia gialla a Schachmann, quarto Nibali
In un clima surreale, con tutto lo sport mondiale fermo per l’emergenza coronavirus, la Parigi-Nizza si è conclusa oggi con un giorno di anticipo, merito o colpa di AXO, la potente organizzazione del Tour de France. Con il Giro d’Italia che ha posticipato la data d’inizio e annullato la partenza dall’Ungheria, con le classiche del Nord annullate, ci vorrà un po’ di tempo per rivedere in azione i campioni del ciclismo.
L’ultima recita è stata comunque all’altezza dei protagonisti rimasti, una novantina sui 177 partiti, perché tante squadre e singoli hanno preferito tornare a casa con il precipitare degli eventi. L’ultima tappa si concludeva con un arrivo in salita a Valdeblore La Colmiane, salita finale di 16 km con quasi 1000 metri di dislivello, ed è stata una bella battaglia sportiva. Anche oggi c’è stato un vincitore morale, il belga Thomas De Gendt che in fuga tutto il giorno è stato ripreso a poco dall’arrivo, quando un ritrovato Nairo Quintana è scattato a 4 km dall’arrivo dal gruppetto dei migliori con una rasoiata che ha fatto subito desistere gli inseguitori.
In questi chilometri finali lotta anche per la classifica finale, con lo scatto del belga Tiesj Benoot che da secondo in classifica cercava di prendere a maglia gialla, secondo al traguardo a 46” da Quintana, quindi Pinot terzo, assieme a Higuita e Nibali a 56″, Schachmann a 58″.
Maximilian Schachmann si aggiudica dunque la maglia gialla, presa il primo giorno, in 27h14’23”, 2° a 18″ Tiesj Benoot, 3° a 59″ Sergio Higuita, 4° a 1’16” Vincenzo Nibali, 5° a 1’24” Thibaut Pinot, 6° a 1’30” Nairo Quintana, 7° a 2’03” Rudy Molard, 8° a 2’16” Tanel Kangert, 9° a 3’39” Felix Grosschartner e 10° a 4’36” Soren Kragh Andersen a 4’46”.